venerdì, ottobre 25, 2002

Football


Cosa continua oggi a piacermi del calcio? Il gioco, la tensione durante le partite, la passione di tanta gente che lo segue, i gesti tecnici, i gesti non tecnici come la grinta o il sacrificio.
Aspetti che in genere si trovano in tanti sport, anche meno nobili, oppure più nobili ma meno ricchi.
La cosa che invece più mi dispiace è bla bla continuo.
Mai abbiamo avuto come in questi tempi tanto calcio e mai ne abbiamo visto così poco, seppelliti come siamo da orde di chiacchere, dibattiti, valutazioni, anticipazioni, processi, appelli, sentenze e appelli. Ultima vittima è stato "90 minuto", sino all'anno scorso la mia trasmissione sportiva preferita, perché in un'ora faceva vedere i servizi su tutte le partite della domenica (e oggidì anche del sabato), tutti i gol, tutte le azioni più importanti, con un certo ritmo e con il solo commento del telecronista che aveva visto la partita per preparare il commento. Quest'anno invece anche "novantesimo" si adeguato ad avere la moviola in studio, il mini-dibattito-approfondimento-analisi-puntodelladomenica fatto da Tosatti.

Chissà perché continuo a pensare che la parte migliore del calcio, almeno in Italia, siano proprio coloro il calcio lo fanno, i calciatori e i tecnici, mentre la parte peggiore sia costituita da coloro che dal calcio vivono, i giornalisti e i dirigenti.

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